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E’ scomparsa per 131 anni, ora è tornata alla luce. In molti la definiscono l'ottava meraviglia del mondo. Il luogo paradisiaco in questione si trova in Nuova Zelanda, sul Lago Rotomahana, nell'Isola Nord dell'arcipelago e nel 1800 attirava migliaia di visitatori da tutto il pianeta: allora, si trattava di terrazze di pietra rosa e bianca, chiamate "Pink and White Terraces", sul fondo delle quali si trovavano pozze di acqua termale. Questo paradiso venne però, spazzato via da un'eruzione vulcanica nel 1886.
Ma ora due ricercatori, Sascha Nolden e Rex Bunn, credono di aver rintracciato il punto in cui le terrazze dovrebbero trovarsi, conservate a circa 10-15 metri dalla superficie, sepolti da strati di fango, cenere e detriti.
Sarebbe quindi necessario procedere ad uno scavo nella zona. Per ritrovare questa meraviglia, i due si sono serviti anche dei diari di un geologo austro-tedesco vissuto nell'Ottocento, Ferdinand von Hochstetter, che nei suoi appunti aveva descritto il luogo "magico".
"Le terrazze - ha affermato Bunn - sono diventate una grande attrazione turistica in passato: visitatori dall'Europa, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti si imbarcavano nel pericoloso viaggio solo per vederle. Ma non erano mai state segnalate dal governo dell'epoca, ecco perché non esistono indicazioni sulla loro collocazione”.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society of New Zealand e ha scatenato l'entusiasmo di molti: il team ha ricevuto molteplici offerte d'aiuto e richieste da parte di chi sogna di prendere parte allo scavo e all'esplorazione del sito. "Vogliamo rendere di pubblico interesse la nostra ricerca - ha aggiunto Bunn -. Anche l'autorità locale, la Tuhourangi Tribal Authority, è d'accordo e supporterà il lavoro".
Se è vero che le terrazze sono in un buono stato e sono poco danneggiate, potrebbero essere restaurate e tornare all'antico splendore.
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