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CYBER SECURITY: aumentano i crimini ma crescono vorticosamente anche i "custodi digitali"

Secondo Unioncamere-InfoCamere tra il 2011 e la metà del 2019 le imprese italiane nel campo della cyber security sono aumentate del 36,8 per cento, passando da 505 a 691 e gli addetti sono passati da 3.504 a 5.609 unità
La concentrazione più elevata di imprese a difesa dai crimini digitali si registra nel Lazio

LODI FABRIZIO

 

Crescono i crimini informatici? E allora di conseguenza sono in forte aumento le imprese che si sono specializzate in strumenti e servizi per combattere questa minaccia.

Secondo Unioncamere-InfoCamere tra il 2011 e la metà del 2019 le imprese italiane nel campo della cyber security sono aumentate del 36,8 per cento, passando da 505 a 691. A questa crescita si è correleto un aumento nel numero degli addetti, passati nello stesso periodo da 3.504 a 5.609 unità. Parliamo dunque di una crescita del 60 per cento nei 5 anni e mezzo analizzati, cui corrisponde una media di 16 addetti per azienda al 30 giugno 2019

La concentrazione più elevata di "custodi digitali" si registra nel Lazio, con 166 imprese e la crescita maggiore del periodo (48 imprese in più tra 2011 e settembre 2017); seguono, Lombardia (121 imprese) e Campania, Sicilia e Veneto.

Sul fronte degli addetti Veneto, Lombardia e Lazio, con i loro 3.650 addetti, rappresentano il 65 per cento di tutto il settore. Spicca, in questa classifica, il quarto posto del Trentino - Alto Adige che con 525 addetti fa segnare il 9,4 per cento del totale.

Dal punto di vista strettamente economico nel 2016 il valore della produzione è stato di oltre 430 milioni di euro, in crescita del 19,7 per cento rispetto a quello realizzato dalle stesse imprese nel 2014.

"Una progressione che, seppure di piccole dimensioni in termini assoluti - commenta il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello - segnala una certa vivacità in un comparto sempre più strategico per lo sviluppo sano delle nostre imprese. Un comparto potenzialmente, in grado di offrire opportunità di occupazione qualificata ai giovani nel breve-medio periodo. Oltre la metà delle imprese esistenti a fine settembre scorso (368) è nata dopo il 2011 e, pertanto, ha un'età media di 3,7 anni". 

 

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