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Hanno sfondato la quota di 1.000 dollari per azione. I re del web Google ed Amazon fanno così il pieno di utili e volano in Borsa. Ma anche Intel e Microsoft se la cavano alla grande: il colosso di Redmond chiude il 3° trimestre con un utile netto in aumento del 16 per cento a 6,6 miliardi di dollari, su ricavi in crescita del 12 per cento a 24,54 miliardi di dollari.
Le azioni di Amazon salgono del 30 per cento dall'inizio del 2017 grazie anche alle indiscrezioni sulle licenze ottenute da Amazon in dodici Stati per la vendita di farmaci. La farmaceutica è considerata la nuova frontiera di Amazon, dopo le rivoluzioni lanciate e vinte nelle vendite online e nell'alimentare con Whole Foods; resta inoltre alta l'attenzione per la scelta della città che ospiterà la 2ª sede. Si sono fatte avanti 238 città che puntano ad ottenere i cinque miliardi di dollari di investimenti e i 50.000 posti di lavoro promessi dalla regina dell’e-commerce.
Amazon intanto archivia il periodo luglio-settembre con un utile di 256 milioni di dollari, in rialzo dell'1,6 per cento dai 252 milioni dello stesso periodo del 2016. I ricavi sono saliti a 43,74 miliardi di dollari, sopra i 42,19 miliardi attesi dagli analisti. Un trimestre che rassicura gli investitori sull'acquisizione di Whole Foods: la catena di supermercati biologici ha contribuito ai ricavi con 1,3 miliardi di dollari. I titoli del gigante di Jeff Bezos volano con la trimestrale, guadagnando il 7,6 per cento nelle contrattazioni “after hours” e superando i 1.000 dollari per azione, a 1.031.
Meglio delle attese anche Alphabet (la holding a cui fa capo Google). Il 3° trimestre si chiude con un utile di 6,73 miliardi di dollari, vale ad dire +33 per cento rispetto ai 5,06 miliardi dello stesso periodo del 2016. I ricavi sono saliti del 24 per cento a 27,77 miliardi di dollari. I dati positivi spingono come detto i titoli Google in Borsa, dove migliorano i massimi storici salendo sopra i 1.000 dollari per azione.
I ricavi da pubblicità di Alphabet sono aumentati del 21,4 per cento a 24,07 miliardi di dollari. La voce “altri ricavi”, che racchiude il cloud e le vendite hardware, è cresciuta a 3,41 miliardi di dollari, +40 per cento.
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