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Il COVID ha un grande ALLEATO: l'inquinamento. Ecco perché il virus è più letale nel Nord Italia

Wellness 07 Mag 2020
Perché il Corona Virus uccide cosi tanto nel Nord Italia e cosi poco nel Sud? Ce lo siamo chiesti tutti. La risposta potrebbe essere in uno studio della Aarhus University che mette sotto accusa le polveri sottili presenti in altissima misura nella Pianura Padana

di Fabrizio Lodi

 

In questi mesi ce lo siamo chiesto praticamente tutti: “Ma perché il Coronavirus uccide cosi tanto nel Nord Italia e cosi poco nel Sud?”.

La risposta potrebbe essere nel forte inquinamento che caratterizza il territorio della Pianura Padana contrassegnato da un alto livello di produzione industriale, da tanti allevamenti intensivi di animali, da un’elevata densità di popolazione e da condizioni climatiche che non favoriscono il ricambio dell’aria.

Ricordiamo che gli esseri viventi propriamente detti sono caratterizzati da un DNA e da un RNA, i virus sono sprovvisti di DNA quindi per riprodursi hanno bisogno di un “ospite”, in questo caso l’uomo, e sembra che le polveri sottili rappresentino un mezzo di trasporto, un vettore, molto efficace, una sorta di taxi con corsia preferenziale, per il virus per passare da ospite ad ospite.

Inoltre un recentissimo studio della Aarhus University, insieme ai ricercatori del Dipartimento di Medicina dell'Università di Siena Edoardo Conticini e Bruno Frediani, ha evidenziato come il virus potrebbe avere un: "livello di letalità più alto legato al fatto che le persone che vivono in queste aree, con una esposizione prolungata all'inquinamento, hanno una predisposizione maggiore a sviluppare condizioni e patologie respiratorie croniche che con l'arrivo del virus possono portare più facilmente alla morte".

Lo studio si è concentrato soprattutto sulla correlazione fra la condizione dell'aria di una realtà fra le più inquinate del Vecchio Continente e l’elevato tasso di letalità di Sars-Cov2 registrato proprio in Emilia Romagna e Lombardia.

Rispetto ad altre ricerche qui si è partiti dalle condizioni di salute iniziali dei residenti in determinate zone. Ne è risultato che in quell'area vivono moltissime persone con malattie pregresse, anche respiratorie, dovute appunto all'inquinamento. I decessi legati al Covid-19 sono per lo più dovuti a gravissime polmoniti, la ARDS (sindrome da stress respiratorio acuto), che sua volta è causata da un rilascio ingente di citochine infiammatorie. Si è notato nelle popolazioni sottoposte ad alti livelli d’inquinamento queste citochine infiammatorie sono persistentemente elevate, anche nei soggetti sani. Queste popolazioni quindi partono già svantaggiate nell'avere una problematica che può portare alla letalità del virus.

Tanto per fare un paragone, nel nostro Paese la zona della Pianura Padana è a livelli di inquinamento ben più alti di quelli della zona di Wuhan in Cina da dove la pandemia è partita.

Se in Lombardia e in Emilia c'è un'alta concentrazione di morti e casi gravi anche fra persone sane questo potrebbe essere legato a patologie pregresse dovute alla qualità dell'aria. E anche al fatto che le polveri sottili come detto in apertura favoriscono il passaggio da umano a umano del virus.

Non per niente questo studio sta trovando conferma in altre città che, secondo i dati Air Quality Index, sono assai inquinate come Madrid in Spagna o il distretto di New York dove il tasso di mortalità è appunto assai elevato.

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