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Il pericolo di nuovi shock per l’economia mondiale è ancora dietro l’angolo. E, a 10 anni dalla grande crisi finanziaria, sarebbe di nuovo impreparata di fronte alla prossima ondata di innovazione e robotica, a partire dalla flessibilità del lavoro che non trova ad oggi un'adeguata protezione sociale.
Il World Economic Forum (WEF) lancia l’allarme su questo tema. Su scala planetaria, il Wef punta il dito in particolare sul sistema finanziario, dove "nuove fonti di vulnerabilità sono evidenti", e le banche, "meno solide rispetto a prima della crisi" di fronte alla 4ª rivoluzione industriale che richiederà maggiori investimenti. Le economie mondiali sono anche impreparate ad affrontare "la prossima ondata di innovazione e automazione".
La sfida della 4ª rivoluzione industriale spiega Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del Wef, "sarà definita sempre più dalla capacità innovativa dei Paesi" con un'importanza sempre maggiore della capacità di attrarre talenti.
Uno dei problemi individuati dall'organizzazione svizzera è la capacità di trasformare l'innovazione in aumenti di produttività, fra crescenti investimenti in tecnologia e difficoltà nel diffonderli nell'ambito dell’intera economia.
Inoltre l'automazione e la robotica rivoluzioneranno il mondo del lavoro: il World Economic Forum avverte che: "la competitività è rafforzata, non indebolita" da un'adeguata protezione sociale dei lavoratori a fronte della flessibilità. Con molti posti di lavoro a rischio, "sarà vitale" creare condizioni in grado di resistere a shock e sostenere il lavoro nei periodi di transizione"
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